Il glossario dei termini del poker
“Scusa, a questo Sit&go è previsto re-buy, add-on oppure è freeze-out?”
C’è chi a questa domanda si è scagliato contro chi ha avuto l’ardire di porgliela, eppure non si tratta di insulti, ma di alcuni tra i termini più comuni del poker. Per evitare figuracce, malintesi e imbarazzanti silenzi, forse c’è bisogno di un ripassino.
Ecco allora un glossario completo di tutti i significati dei vocaboli in uso nel poker.
Mi raccomando: da sapere a memoria per il prossimo torneo.
E non si accettano giustificazioni.
A
Action: Puntare.
Add-on: i giocatori hanno la possibilità di comprare una ulteriore dote di chips a partita in corso. Consentito solo in alcuni tornei.
Aggressive: è chi attua un gioco d’attacco, rilanciando continuamente.
Air: significa non avere alcun punto in mano. “Aria”, appunto
All-in: “tutto dentro”, accade quando un giocatore si giocano tutte le chips che gli rimangono.
American Airlines: dalle iniziali della compagnia aerea: AA. Significa avere due assi.
Anna Kournikova: indica una mano di Asso-Kappa, Deriva dalle iniziali della tennista: AK.
Any two card (ATC): “due carte qualsiasi”, si usa quando un giocatore è costretto a giocare la mano con ogni coppia di carte (ad esempio, in caso di poche chips, a causa di un buio).
Ante: somma di denaro che tutti i giocatori devono mettere nel piatto prima dell’inizio della mano.
Aperto: chi tende a giocare molte mani indipendentemente dal valore delle carte.
Apertura : punteggio minimo necessario per aprire il gioco (ad es. nel Draw poker).
B
Backdoor : quando al turn e al river escono due carte utili per chiudere una scala o colore.
Bankroll: sono le chips a disposizione del giocatore.
Bad beat: indica una mano molto forte che, imprevedibilmente, perde.
Bear: chi gioca pochissime mani, solo quelle in cui è molto forte.
Belly buster: progetto di scala ad incastro.
Belly card: carta che fa chiudere il progetto di scala ad incastro.
Bet : puntata, puntare.
Bet the pot: una puntata del valore del piatto.
Betting level: livello minimo di puntata di un torneo che sale progressivamente con il passare del tempo.
Bicycle o Bike: Scala che va dall’asso al cinque.
Big Blind: il grande buio, spetta al giocatore seduto due posti a sinistra del dealer prima che vengano distribuite le carte.
Blank : carta inutile per la propria mano.
Blind: il “buio”, puntata obbligatoria da mettere nel piatto prima della distribuzione.
Blocking bet: una puntata ridotta, effettuata per anticipare una puntata presumibilmente molto più alta di un avversario.
Bluff: fingere di avere un punto migliore di quello effettivamente posseduto.
Boat: indica il full
Board: sono le carte comuni, utilizzabili da tutti i giocatori, chiamate anche community cards. Il board è anche il piano sul quale vengono disposte.
Bottom Pair: una coppia realizzata con una propria carta e con la carta più bassa del flop.
Bounty: è l’opzione che fa vincere una somma di denaro a chi elimina un determinato giocatore. È presente solo in alcuni tornei.
Bolla / Bubble: indica il primo giocatore escluso dai premi. Es: se il torneo prevede 30 giocatori premiati, la bolla è il 31esimo.
Burn Card: la carta che viene bruciata (scartata) prima di girare flop, turn e river. Sono bruciate per prevenire il riconoscimento di eventuali carte segnate.
Button: Il bottone di plastica che indica la posizione del dealer.
Buy-in: indica il costo dell’ingresso al torneo, ovvero quanto versare per prenderne parte.
C
Call: vedere una puntata.
Calling station: è un giocatore che gioca sempre in call, senza rilanciare o foldare.
Card Cap: è quell’oggetto che un giocatore pone sopra le proprie carte (spesso una chip del valore più alto).
Cards Speak: sono le carte a parlare, non il giocatore. Ovvero: le carte mostrano il proprio valore, indipendentemente da ciò che il giocatore ha dichiarato.
Check: si vede il piatto senza rilanciare. Corrisponde al Cip italiano.
Check-Out: scegliere di foldare anche se si potrebbe fare check.
Check-Raise: fare un check e poi, sul rilancio dell’avversario, contro-rilanciare. Solitamente indica un buon punto in mano.
Chicken: non significa propriamente pollo, ma indica che si spaventa facilmente ai rilanci degli avversari.
Chips: sono le fiches a disposizione. Ognuna ha un determinato valore.
Chips leader : il giocatore con più chips del tavolo o del torneo.
Chip Shuffle: un giochino di abilità manuale con cui si uniscono due pile di chips in un’unica pila.
Chiuso: giocatore che gioca solo le mani in cui è forte.(detto anche conservativo).
Clubs : indica il seme di fiori.
Coldcall: quando si vede una rilancio più grande dell’ammontare del piatto. Potrebbe essere sinonimo di ottime carte.
Collusion: accordo tra giocatori a discapito degli altri.
Colore: cinque carte di uno stesso seme.
Committed: un giocatore costretto ad effettuare il call, poiché il rapporto tra ciò che ha investito e ciò che ancora gli resta è incongruo.
Community Cards: le carte comuni, utilizzabili da ogni giocatore.
Connectors: due carte in sequenza (es: 7 e 8, 2 e 3, Q e K).
Continuation bet: è la puntata dopo il flop, effettuata dal giocatore che aveva precedentemente rilanciato prima del flop.
Cowboys: la mano Kappa-Kappa.
Crying call: chiamare una mano praticamente persa, solo per vedere il punteggio dell’avversario.
Cut-off: indica il penultimo a parlare (il giocatore immediatamente a sinistra del dealer).
D
Dead Man’s Hand: “mano dell’uomo morto”, indica la mano Asso-Otto. Deve il suo soprannome alle carte che il pistolero Wild Bill Hickok aveva in mano prima di essere ucciso.
Deal: distribuire le carte.
Dealer: mazziere.
Dealer’s Position: la posizione del mazziere, è indicata dal dealer button.
Deep stack: giocatore in possesso di molte più chips rispetto alla media.
Diamonds: seme di quadri
Double barrell: la continuation bet effettuata al turn.
Draw: è un progetto di punto non ancora chiuso.
Drawing dead: progetto senza alcuna probabilità di battere il punto dell’avversario.
Draw poker: il poker classico in cui ogni giocatore riceve 5 carte coperte.
Draw straight: progetto di scala.
E
Early Position: è la posizione parla per primo nel giro di puntate.
F
Family pot: un pot (piatto) al quale prendono parte quasi tutti i giocatori del tavolo.
Fixed Limit: variante del Texas Hold’em nella quale le puntate sono fisse, così come i rilanci (solo 3 per round). Indicato anche con il solo termine limit.
Fish: l’equivalente del “pollo” italiano. Indica un giocatore inesperto, scarso, debole.
Flop: le prime tre carte comuni girate.
Flatcall: la chiamata fatta da un giocatore in seguito ad una puntata da parte dell’avversario. In pratica equivale ad accettare il gioco in corso.
Flush: colore.
Flush draw: progetto di colore.
Fold: Passare, rinunciare al gioco. L’azione del fold si è italianizzata nel “foldare”.
Four of a kind: poker.
Free card: carta gratuita, ovvero vista senza effettuare puntate.
Free roll: senza costi d’iscrizione.
Freeze-out: non è ammesso re-buy, chi finisce le chips non può rientrare in gioco.
Full house: full, ovvero il punto composto di tre carte uguali più due carte uguali.
Full ring: un tavolo completo (a seconda dei tavoli 9 o 10 giocatori).
G
Gutshot straight: progetto di scala ad incastro per il quale restano quattro carte utili. Es: per chiudere un progetto composto da AKJQ, mancano solo i quattro J.
H
Hand: può indicare un giro di scommesse (mano), le carte in mano ad ogni giocatore (pocket cards), oppure il punto ottenuto da un giocatore.
Hand history: il resoconto di una mano giocata.
Heads up: uno contro uno, testa a testa.
Hearts: seme di cuori.
High card : in mancanza di punti, indica la carta più alta che vince il piatto.
High-low: variante del poker in cui il piatto viene diviso tra il punteggio più forte e quello più debole.
Hijack: posizione alla destra del cut-off.
Hold’em: variante del poker alla texana (texas Hold’em)
Hole card: carta coperta data al giocatore.
I
Implied odds: quanto si può vincere rispetto alla puntata che si deve fare.
Inside straight draw: progetto di scala ad incastro (gutshot).
In the money (ITM): giocatore arrivato ad una posizione premiata dal torneo.
K
Kicker: carta di accompagnamento di una determinata mano. In caso di un medesimo punto tra due giocatori, il kicker più alto determina il vincitore del piatto.
L
Late Position: le ultime posizioni a parlare nel corso di una mano.
Limit: gioco con puntate ei rilanci fissi.
Limp: vedere una puntata (equivale ad un call).
Long call: insistere in una mano con un punto mediocre, perché si è convinti del bluff dell’avversario.
Long Shot: vincere una mano nonostante le ridotte probabilità iniziali.
Loose: un giocatore che tende a giocare molti piatti preflop. È il contrario del tight.
M
Main event: evento principale.
Main Pot: piatto principale cui partecipano tutti i giocatori del tavolo.
Maniac: giocatore che rilancia spesso anche con carte mediocri.
Mano: round di gioco o combinazione ottenuta da un giocatore.
Middle Pair: coppia realizzata con la seconda carta più alta del flop.
Middle Position: tra la Early e la Late Position.
MTT: un torneo che si sviluppa su più tavoli (Multi Table Tournament).
Muck: quando, allo showdown, si passa senza mostrare le proprie carte.
N
No limit: non ci sono limiti alle puntate.
Nut flush draw: progetto di colore. Se completato, rappresenta il colore più alto possibile al tavolo.
Nuts: la miglior combinazione possibile in rapporto alle community cards già girate.
O
Odds: le probabilità di vincere il piatto.
Off-suited: due carte in mano di seme diverso.
Open ended straight draw: progetto di scala bilaterale. Es: un progetto di scala composto da 4567 può essere completato sia dal 3 che dall’8.
Open seat: posto disponibile al tavolo.
Outs: le carte rimaste che migliorano il punto di un determinato giocatore.
Overbet: puntata sproporzionata rispetto al piatto.
Overcard: una carta in possesso superiore rispetto a quelle comuni.
Overpair: coppia superiore rispetto a quelle possibili con le carte presenti sul board.
P
Passare: rinunciare alla mano, foldare.
Passive: giocatore che non punta per primo e si limita al call. Opposto dell’ aggressive.
Player out: giocatore eliminato.
Pocket cards: le carte personali di ciascun giocatore.
Pocket rockets: 2 assi come pocket cards.
Poker room: luogo fisico o virtuale in cui si gioca a poker.
Pot: piatto, l’ammontare in gioco.
Pot Odds: il rapporto tra il valore del piatto e la puntata richiesta. Es: se su un piatto da 1000 viene fatto un rilancio di 200 le pot odds sono pari a 200/1000=1/4.
Pre-Flop: giro di puntate prima del flop.
Premium hand: mano molto forte.
Puntare: Fare una nuova scommessa.
Q
Quads: quattro carte uguali, poker.
Quit: lasciare il tavolo
R
Rabbit Hunting: indica, a mano conclusa, la richiesta di vedere le carte sarebbero uscite.
Rainbow: al flop, un arcobaleno di tre carte di semi differenti.
Raise: Rilanciare.
Rag: carta inutile.
Rake: percentuale che alla poker-room.
Re-raise: il rilancio su un rilancio.
Re-buy: possibilità acquistare altre chips a torneo in corso o di rientrare in caso di eliminazione.
River: ultima community card.
Royal flush: scala reale massima.
Run: serie fortunata.
Runner: una carta al turn che porta un giocatore che in precedenza aveva poche probabilità in situazione di progetto.
Runner-Runner: chiusura del progetto nato con il runner.
S
Sandbagging: “mettere sabbia nella borsa“, ossia avere un ottimo punto ma non rilanciare per tenere più giocatori possibile nel piatto per poi spillargli più chips.
Satellite tournement: torneo che ha come premio la partecipazione ad un torneo più importante.
Scare card: carta che può essere pericolosa.
Semi-bluff: fare un bluff conservando la possibilità di chiudere un punto (ad es. con un progetto di scala o colore).
Set: tris ottenuto con ad una coppia servita ed una carta comune.
Short stack: giocatore con molte meno chips rispetto alla media.
Showdown: fase finale in cui i giocatori confrontano i punti.
Side Pot: il piatto secondario in cui confluiscono le giocate dopo che uno o più giocatori sono andati in all-in.
Sit’n’Go: torneo ad un unico tavolo che inizia al raggiungimento del numero prestabilito di giocatori.
Slow game: tavolo in cui il gioco è poco dinamico.
Slow Play: gioco lento, ossia quando, con una mano molto forte, si gioca senza rilanci per tenere più giocatori dentro il piatto.
Small Blind: il piccolo buio, dovuto dal giocatore immediatamente a sinistra del dealer.
Smooth call: fare un call, invece di un raise, con un punto molto forte in mano.
Split Pot: piatto “smezzato” tra due punti uguali.
Squeez: puntata molto alta, per far sì che gli avversari facciano fold.
Stack: ammontare di chips a disposizione.
Steal: rubare, ovvero accaparrarsi il piatto con un bluff.
STT: torneo a tavolo unico (Single Table Tournament).
Straight: scala.
Suck Out: vincere nonostante le basse probabilità iniziali.
Suited: pocket cards dello stesso seme.
Suited connectors: pocket cards dello stesso seme e consecutive.
Super System: considerata la bibbia del poker, è un manuale scritto da Doyle Brunson.
T
Tell: indizio che consente di intuire le carte di un giocatore (movimento, voce, tic, ecc…).
Tight: giocatore molto chiuso, seleziona accuratamente quando giocare e folda spesso al pre-flop.
Top Pair: coppia con una delle proprie carte e la carta più alta del flop.
Trips: tris composto di una carta in mano e due sul tavolo.
Turn: quarta community card.
U
Underpair: coppia di pocket cards inferiore a tutte le carte del tavolo.
Under the Gun: U.D.G., ovvero il giocatore seduto subito dopo il grande buio, il primo a parlare ad inizio mano.
W
Weak hand: mano debole.
Weak Player: giocatore debole.
Winning hand: mano vincente allo showdown.
V
Value bet: puntata per indurre l’avversario a fare call e quindi far crescere il piatto.
Vedere: mettere la puntata fatta dall’avversario.
Consulta anche: le abbreviazioni usate nelle chat del poker online
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Buon poker!