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Come giocare le carte iniziali nel Poker Texano

Nel Texas Hold’em, una delle cose più importanti da imparare subito è capire quando giocare, quando rilanciare e quando invece foldare senza remore. Stiamo parlando, naturalmente, delle starting hands, come vengono indicate le mani nella fase per-flop.

Cos’è il Kicker? La carta kicker è, tra le due che si ricevono, quella più bassa. due carte coperte, la più bassa è il kicker. Il Kicker è importantissimo perché, a parità di punto, il giocatore vincente sarà quello cui entrerà il kicker più alto.

Esempio: io ho A9, il mio avversario A10. Se a terra le carte sono 345 A Q, entrambi avremo una coppia di assi, ma il vincitore del piatto sarà lui perché entrerà il kicker 10. Morale: non basta avere una sola carta alta per lanciarsi, è molto importante anche la carta d’accompagnamento.

Non esiste una legge matematica, la scelta dipende dal posto che si occupa, dal numero di giocatori, dalle chips che si possiedono e che hanno gli altri, dall’indole personale, dal tipo di gioco e da molti altri fattori, non ultimi quelli psicologici. Ma, in linea di massima, esistono dei “modelli di comportamento”, più o meno standardizzati, che danno ottime indicazioni su come e con quali carte iniziare una mano di Texana.

La prima indicazione: se avete una coppia alta (AA. KK, QQ, JJ), o due carte alte dello stesso seme (suited), come AKs, KQs, AQs, avete ottime speranze, onorate le carte chiamando il call o, meglio ancora, iniziando subito ad aggredire gli altri giocatori con un raise (rilancio).

La seconda indicazione: con tutte le altre carte, ponderate. Se avete mani diverse da quelle “premium”, valutate bene se lanciarvi o meno alla rincorsa del piatto. In generale è consigliato callare con carte medie suited, tralasciando tutte le altre. E le coppie basse? Alcuni vi direbbero di lanciarvi a spada tratta nella loro difesa. Io consiglierei, anche in questo caso, di valutare tutte le variabili, piuttosto che lanciarsi a testa bassa. Ad esempio: più giocatori dentro significa maggiore probabilità che qualcuno scavalchi la mia coppietta 55. E allora che si fa? Si spera nella fortuna e in un tris di 5 quando in tutto il mazzo ne sono rimasti solo altri due?

La terza indicazione: il posto al tavolo è fondamentale. Se abbiamo una buona posizione – ultimi di mano –avremo un vantaggio importante sui nostri avversari: saremo gli ultimi a parlare, potremo intuire le loro carte dalle giocate che fanno e callare/rilanciare anche con mani non troppo forti.

La quarta indicazione: il testa a testa è tutt’altro paio di maniche. Un limbo in cui i consigli sensati possono essere stravolti, il momento in cui diventare straordinariamente aggressivi, invadenti.

La quinta indicazione: ricordatevi che il poker è il regno del bluff, sia per voi che per gli altri avversari. Non vi affidate soltanto alle probabilità statistiche, sviluppate un gioco imprevedibile e vario, sfruttate ogni vantaggio, massimizzate ogni mano, sorprendete e divertitevi. Solo così diventerete dei vincenti.

Qui sotto ecco una tabella che consiglia le mani da giocare in caso di coppie (Pairs) e carte dello stesso seme (s). Più sotto ancora la tabella delle starting cards non-suited. Per entrambe le categorie viene consigliato il comportamento da adottare in base alla posizione al tavolo. Rosso = giocale qualsiasi sia la tua posizione. Giallo = giocale se in posizione media o finale. Blu = giocala se sei in ultima posizione. Verde = vorresti giocare queste carte? Stai scherzando, vero?

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Commenti:




1Commento to “Come giocare le carte iniziali nel Poker Texano”

  1. sonno forte

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